Prima dell’acquisto di una fotocopiatrice multifunzione o di una stampante, oltre a valutare tutti gli aspetti tecnici come ad esempio la velocità di stampa o il fronte retro automatico, è opportuno al fine di ottimizzare le spese complessive conoscere l’incidenza sui consumi elettrici.
Per verificare quanto effettivamente consuma la nostra stampante o il nostro fotocopiatore, non dobbiamo far altro che dotarci di un rilevatore di potenza e di consumo, oppure possiamo usufruire del servizio online di calcolatore di energia, messo a disposizione da Energy Star, inserendo i dati tecnici. Si tratta di una vera e propria etichetta energetica che guida il consumatore nella scelta della stampante più consona ai propri bisogni. Per determinare i limiti di consumo si fa riferimento all’approccio Total Energy Consumption o TEC, che con stima settimanale, fornisce il consumo in chilowattora (kWh) attraverso l’uso di equazioni che tengono conto delle ore in funzione della stampante. Sul sito http://www.elsipiemonte.it potrete trovare le schede tecniche in pdf di tantissime stampanti multifunzioni con i valori per eseguire il calcolo.
Per andare ora a capire più nello specifico quanto effettivamente consuma una stampante, analizziamo brevemente alcuni esempi di quelle più note nel mercato.
Una stampante laser è sicuramente la scelta più efficiente, ma anche la meno economica. Viene scelta prevalentemente per uso ufficio, ma la troviamo anche in ambiente domestico. Le sue caratteristiche fondamentali sono la qualità e la velocità, ma necessita di tempi di riscaldamento più lunghi. Il principio di stampa prende il nome di Light Emitting Diode, ovvero a diodo ed a emissione luminosa da parte di un led. Quindi un laser trasferisce sotto forma di cariche elettrostatiche le immagini da stampare, il toner trasferisce i dati sul foglio di carta che vengono fissati dal calore del fusore. Abbiamo dunque capito che la tecnologia della stampante laser risulta molto sofisticata e il principale inconveniente è proprio dal punto di vista dei consumi, in quanto il fusore assorbe una notevole quantità di energia elettrica. È buona norma dunque cercare di concentrare le stampe in un’unica seduta ed attivare l’apparecchio per il giusto tempo necessario a produrle, in quanto si può stimare un consumo di circa 576W in funzione e di 11W in attesa.
La stampante a getto d’inchiostro invece è la più intuitiva e la meno costosa, lavora con una testina che scorrendo sul foglio spruzza inchiostro. Ha un consumo irrisorio di circa 20W in stampa e 4W in standby ed è quella maggiormente utilizzata da privati.
Esistono tuttavia apparecchi multifunzione detti 4 in 1, che comprendono stampante, scanner, fotocopiatrice e fax in un’unica macchina. Oltre a rappresentare una comodità non indifferente e un miglioramento della gestione degli spazi, riduce notevolmente il consumo di energia elettrica a patto che si rispetti il corretto utilizzo.
Alcuni consigli sempre validi per il corretto uso di una stampante
Possiamo ridurre l’impatto sull’ambiente e migliorare l’efficienza energetica della nostra postazione lavorativa ponendoci una serie di quesiti:
- se stampiamo prevalentemente con un set di colori dominati, sarebbe più conveniente acquistare una stampante dotata di cartucce d’inchiostro autonome e quindi preferire una inkjet ottenendo un risparmio di circa il 37% di inchiostro.
- Un altro consiglio è quello di stampare su carta riciclata su entrambi i lati controllando sempre l’anteprima di stampa al fine di evitare sprechi e risparmiando fino al 50% di carta.
- Quando non la utilizziamo per brevi periodi è bene impostare la modalità sleep o risparmio energetico.