Quello della salute è un tema molto importante per noi della redazione, che cerchiamo di fornire notizie utili per accrescere la conoscenza dei nostri lettori. Questa volta vogliamo parlarvi di un disturbo molto diffuso: la sindrome del tunnel carpale.
Questa sindrome colpisce soprattutto le donne in un’età compresa tra i quaranta e i cinquantanove anni e può colpire anche entrambe le mani. In questo articolo vedremo nello specifico di cosa si tratta e come curarsi.
Sindrome del tunnel carpale: che cos’è e le cause
Questa patologia si presenta di solito con una sensazione di dolore e di formicoli su una o entrambe le mani. Il tunnel carpale rappresenta una sorta di canale che si estende tra il polso e il palmo delle nostre mani e al suo interno troviamo tendini e un nervo che si chiama mediano. Questo nervo è quello che ci permette di avere sensibilità alle dita e di poterle muovere.
Quando questo nervo viene compresso si ha il generarsi della sindrome. Per una valutazione clinica del problema ci risolve solitamente a dottori e fisioterapisti (qui potete trovare un ottimo fisioterapista specializzato nel problema). La compressione del nervo si ha di solito perché nel tunnel avviene un vero e proprio aumento di pressione che può essere provocato da diversi fattori.
La sindrome può scaturire da cause ereditarie, ma anche da una predisposizione anatomica per cui il tunnel è più stretto del “normale”. Anche dei traumi o delle fatture possono portare al problema, così come il fare dei movimenti ripetuti per molte ore quotidianamente. Infatti, sono molto soggetti a sviluppare la sindrome persone che usano molto il computer, strumenti musicali e chi utilizza degli strumenti vibranti a lavoro.
Come riconoscere i sintomi della sindrome del tunnel carpale e curarsi
I sintomi più comuni della patologia sono un forte dolore accompagnato dal formicolio che si sente alle prime dita.
Queste sensazioni si sviluppano particolarmente durante la notte. Durante il giorno, infatti, si sta in piedi e i liquidi corporei tendono a stare verso il basso per via della gravità. Quando ci mettiamo a letto per dormire, i liquidi tendono a redistribuirsi raggiungendo così anche le nostre estremità, provocando quei fastidiosi sintomi. Solitamente il formicolio colpisce soprattutto pollice, indice e medio, talvolta anche l’anulare ma mai il mignolo.
Nei casi più gravi anche la capacità motoria della mano tende a diminuire notevolmente. La diagnosi del problema viene fatta solitamente tramite una visita e l’elettromiografia. Nella maggior parte delle casistiche, la sindrome va curata attraverso la chirurgia. L’intervento permette di creare più spazio del tunnel carpale così da liberare il nervo dalla compressione. La chirurgia viene fatta attraverso una piccola incisione sul polso della lunghezza di circa 1 cm.
Da qui il chirurgo procede al taglio del canale. L’intervento dura circa cinque minuti e le medicazioni post-operatorie vanno fatte per circa due settimane. Il paziente dopo l’operazione può subito usare la mano, anche se potrebbero volerci dei mesi per riacquistare la forza totale.
Fonti
www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-di-ossa-articolazioni-e-muscoli/disturbi-della-mano/sindrome-del-tunnel-carpale
www.santagostino.it/it/santagostinopedia/formicolio-dita-mani
Disclaimer: “Esortiamo caldamente tutti i nostri lettori a cercare assistenza medica da un professionista sanitario per qualsiasi problema di benessere fisico”.