Il nuovo Jimny 2018 è atteso da tutti i fan dello storico marchio Suzuki, ma non solo. C’è chi senza aver mai comprato un’auto o una moto del celebre brand giapponese dimostra una certa curiosità nei confronti di questo piccolo fuoristrada, versatile e funzionale che siamo ormai abituati a vedere sulla strada da oltre quarant’anni.
Abbiamo quindi voluto ripercorrere le tappe della storia del Suzuki Jimny.
Le prime generazioni
Poco celebri, i primi modelli del Jimny furono presentati negli anni ’70 ed erano ovviamente molto diversi da quelli di oggi. Erano ed assomigliavano in tutto a dei fuoristrada militari, per quanto fin da allora ci fossero nel design le caratteristiche principali che hanno reso famoso il modello: piccole dimensioni, guida alta, ruote molto scoperte. Al tempo, in realtà, erano persino più noti i modelli SJ10 ed LJ20 che non avevano la carrozzeria ad avvolgere l’abitacolo.
Tra le varie forme con cui si presentava questo antenato del Suzuki Jimny odierno, anche una fatta a pick-up pensata per le strade strette di campagna. In pochi lo sanno, ma fu proprio questa alternativa ai grandi pick-up americani a dettare il successo del modello in molte zone del Far East.
La seconda generazione (anni ’80 – ’90)
Improvvisamente negli anni ’80 il Suzuki Jimny cambia look, arrivando a somigliare decisamente di più all’auto stradale che oggi tutti conosciamo. L’idea di creare un veicolo perfetto per le campagne, ma con dimensioni ridotte e consumi ottimizzati, si rivela una scommessa vincente e Suzuki decide di puntare tutto sull’export. Per farlo, fu persino affidata la licenza a Chevrolet per la vendita in Australia con il nome di “Chevrolet Samurai”.
I modelli della seconda generazione ebbero talmente successo negli anni ’80 che la gamma fu pressoché raddoppiata negli anni ’90. Furono commercializzati modelli di dimensioni completamente diverse, tra cui quello prodotto per il mercato indonesiano simile al Defender. Fu persino venduto un modello riadattabile a camper (il Rickman Ranger), se pur in edizione limitata a 1.000 pezzi.
La capacità produttiva Suzuki non fu pressoché mai sufficiente a garantire la produzione in-house del modello. Per questo il Jimny fu pressoché sempre prodotto da altre case automobilistiche, specialmente per il mercato americano e per quello europeo. Nel Vecchio Continente fu per lo più la spagnola Santana Motors a produrre le auto per conto della casa giapponese, mentre in Sud America gli stabilimenti General Motors producevano quelli per il mercato USA.
Terza generazione (dai primi 2000 ad oggi)
Il Jimny sbarca nel nuovo millennio con ancora tanto da dare. Al tempo c’era già chi lo definiva un modello finito, come tanti altri, uno che aveva fatto la sua storia. In questo caso, l’abilità di Suzuki è stata quella di dimostrarsi in grado di interpretare le nuove sfide di un mondo sempre più dinamico e globalizzato.
Tanto per cominciare, la gamma di modelli fu decisamente ridotta. Niente più versioni “extra large”, ma massima cura per l’abbattimento dei costi e l’aumento del comfort a bordo. Da auto militare che era in partenza, diventò un grande preferito delle donne over 30 grazie al suo design curioso. Il passo fra l’asse anteriore e posteriore viene bilanciato da un’altezza notevole per un’auto così corta; il radiatore anteriore, più squadrato ed alto, sottolinea questa altezza anche grazie al gruppo ottico strategicamente piazzato ai suoi angoli e squadrato.
Per questa terza generazione resta confermata la scommessa sulla unica versione a tre porte. L’idea è proprio quella di unire una city car alla posizione di guida di un fuoristrada, comunicando allo stesso tempo comodità e sicurezza. La crescente attenzione di questi anni per il tema ambientale ha fortemente intaccato la reputazione dei fuoristrada 4×4, ma non quella del Jimny, proprio perché le sue dimensioni ridotte consentono di equipaggiare motori a consumi ed emissioni ridotte.
Ora che gli occhi sono tutti puntati sul nuovo modello, quello che dovrebbe consacrare il 2018 come l’inizio di una nuova generazione per il Jimny, non ci resta che attendere di provarlo in concessionario.
Curiosità e approfondimenti
Il Torino FC ha già annunciato che il restyling del Suzuki Jimny sarà lo sponsor principale della maglia granata dal momento in cui il nuovo Jimny sarà lanciato sul mercato.
Molti appassionati affermano che il Jimny è “La vera novità auto dell’anno“, e questa opinione è confermata anche da Mauro Grignani, uno dei maggiori concessionari Suzuki di Pavia, che ci racconta come molte persone sui social sempre più spesso chiedano informazioni foto video del nuovo 4×4 Suzuki. E come in tutta Italia particolare pare che l’automobile sia uno dei regali di laurea più ambiti.
Il modello celebrativo in edizione limitata chiamato Suzuki Sakigake è stato presentato in edizione limitata in soli 20 esemplari ed è andato esaurito in 40 minuti dal lancio della promozione sul sito ufficiale Suzuki.=