Sono iniziati i lavori per il restauro di Porta Paola, storico monumento di Ferrara, uno degli ingressi principali della città, gravemente danneggiato dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.
Il cantiere – che sarà aperto per almeno dodici mesi e costerà a Regione e Comune circa 1 milione di euro – metterà in sesto a livello strutturale l’edificio di piazza Travaglio, che verrà poi destinato a Centro di Documentazione delle Mura: uno spazio fatto di immagini, modelli, filmati e simulazioni per raccontare alla cittadinanza la storia della trasformazione delle Mura di Ferrara dal 1600 ad oggi. Saranno esposti materiali raccolti e prodotti dal 1986 dagli archivi comunali, dalla biblioteca Ariostea e dallo studio dell’architetto Pastore, già progettista e direttore di cantieri presso la Porta.
Terminati i lavori, Porta Paola riaprirà coi due accessi principali, su via Bologna e su piazza Travaglio, riproponendo il percorso Ottocentesco, quando la porta fungeva sostanzialmente da barriera militare e daziaria, e tornando ad essere il punto di accesso al centro storico.
La prima grande trasformazione a fine Ottocento, quando si fece della Porta una delle più importanti “ricevitorie” daziarie della città. L’immobile venne isolato dalla cinta muraria e il cupolino che caratterizzava la sommità del fabbricato fu demolito.
La linea dell’apparato delle mura in cui l’edificio era originariamente collocato è stata poi “sfondata” alla fine degli anni Ottanta del Novecento, per ricavare due corsie di ingresso e uscita della viabilità; intervento che, tra l’altro, aveva messo in evidenza l’originario piano d’imposta (cioè la base muraria su cui poggia la struttura voltata) in pietra d’Istria, progettata e realizzata da Giovanni Battista Aleotti nel 1612. In quell’occasione l’antica porta, con la costruzione delle facciate laterali est e ovest e la realizzazione di pareti divisorie per ufficio all’interno, era diventata sede della divisione comunale “Imposte e Tasse” e poi deposito dell’ Ufficio Tributi”, dopo esser già stata sede della Cassa di Risparmio di Ferrara.
Il sisma del 2012 ha poi danneggiato ulteriormente elementi della Porta, già resi fragili nel momento in cui l’edificio era stato isolato dall’apparato murario. Le evidenti lesioni sulle pareti e sulle intersezioni tra murature interne ed esterne hanno spinto le amministrazioni locali a mettere la riqualificazione di Porta Paola in cima alla lista nell’agenda degli interventi urgenti. Senza contare che negli ultimi due anni, poi, i danni erano stati ulteriormente accentuati dalle infiltrazioni di acqua piovana, col conseguente degrado di gronde e pluviali, che non hanno più irregimentato le acque.