Si parla molto delle foto che non possono mancare nell’album fotografico di un matrimonio. Eppure, una volta scattate, tra le centinaia di pose c’è un altro lavoro da fare: creare l’album perfetto.
Secondo alcuni, l’album del matrimonio ha molte cose in comune con l’abito: deve essere apprezzato e guardato. E così come c’è un’arte di catturare i momenti più importanti, ce n’è un’altra nell’assemblare.
D’altronde, molti fotografi professionisti lo ripetono spesso: la scelta delle foto è come un secondo scatto.
Alcuni utili suggerimenti per evitare gli errori più grossolani
Quando si compone un album, soprattutto se si tratta di un album matrimoniale, ricordiamoci sempre di scegliere le foto preferite. Sembra banale. Invece la tendenza più diffusa è quella di scegliere le foto che pensiamo gli altri preferiranno.
L’album serve a evocare le vostre emozioni, non può ridursi a una serie di considerazioni di ordine tecnico o psicologico. Perciò scegliete le foto senza le quali pensate di non poter vivere bene, quelle che raccontano di alcuni dettagli che vi appartengono: un velo mosso dal vento o l’espressione particolare di un viso.
Scegliete foto che parlano da sole. Nell’epoca del digitale è molto facile creare presentazioni scherzose e affascinanti. Un po’di sano disordine a volte rende le cose più belle, senza dimenticare le soluzioni tradizionali: l’immagine verticale che va su una pagina e quella orizzontale che ne riempie due.
Pensate in modo cronologico
In linea generale, le foto del matrimonio dovrebbero seguire l’ordine di scatto. Ma anche questa regola può avere eccezioni. Infatti nessuno obietterà se aprite con una bella foto di metà giornata.
Inoltre più importante dell’ordine, è il flusso delle immagini. Proprio come un magazine, un album è fatto di aperture e di visioni d’insieme. Pensate alle pagine che si aprono contemporaneamente, non alle singole foto, e “legatele” per contenuto o stile.
Scegliete i colori, se il matrimonio è stato colorato. E viceversa.
Non c’è una regola fissa per scegliere foto in bianco e nero o a colori. Dipende infatti da matrimonio.
Se è stato pieno di colori, allora la gran parte delle immagini dovranno essere a colori. Se invece è stato più classico, minimal, allora la maggior parte delle foto saranno in bianco e nero. Ovviamente si possono anche alternare…
Mettete le foto che rappresentano i momenti più importanti della cerimonia.
I momenti chiave, come quelli in cui la sposa o lo sposo camminano sul corridoio centrale della chiesa, lo scambio degli anelli, il bacio e tutti i temi dominanti della cerimonia devono essere ripresi.
E’ importante inserire le foto di questa parte fondamentale del giorno del matrimonio: così se le avete trascurate o dimenticate e non fanno parte del lotto delle vostre preferite, tornate indietro e inseritele.
Non procrastinate la scelta
Ci sono due tipi di sposa. La sposa che ordina immediatamente il suo album di nozze e la sposa che aspetta almeno un paio di anni. In ogni caso prima lo si finisce, l’album di nozze, meglio è.
Un ruolo può averlo il fotografo. Se invia, per esempio, le foto immancabili, magari con una presentazione da sogno, accompagnata da foto extra per dare un ‘idea del flusso, l’appuntamento per una revisione critica è agevolmente fissato.
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Commisurate l’album al week end del matrimonio
L’album dovrebbe essere proporzionato alla lunghezza dell’evento matrimoniale. Un matrimonio breve e tra pochi intimi non ha bisogno di tante foto quante quelle necessarie a raccontare 4 giorni di grande spettacolo.
Non c’è bisogno di riempirlo fino a farlo scoppiare. La soluzione di accompagnarlo con un provino di tutti gli scatti garantisce sempre ottimi risultati.
Pensate alle foto: quali appendereste al muro o portereste sempre con voi?
Le foto che vi piacerebbe tenere in bella mostra sui muri di casa devono essere inserite nell’album. Scegliete tra le preferite quelle che sentite appartenervi di più e provate a fare una selezione che non ne contenga molte di più.
Mostrate l’album solo quando può essere veramente apprezzato
Lasciare l’album di nozze su un tavolo da caffè può essere bello. Ma lo è fino a quando le persone coinvolte capiscono che c’è comunque una certa sacralità e non lo usano come sottopiatto o sottobicchiere.
Altra avvertenza: mantenetelo lontano da impronte e dita unte e non lasciatelo al sole!
