Nipote di Costantino Zoppi, pioniere del settore finanziario in Italia, Marco Zoppi, fondatore e amministratore delegato di Global Capital Trust, nasce a Milano nel 1962 e nel 1985 consegue la Laurea in Scienze Politiche nell’ateneo della città natia.
All’inizio della sua carriera opera come Responsabile Azionario in seno all’azienda di famiglia, la Zoppi e C. SPA SIM, per poi trasferirsi, a metà degli anni ’90, a Londra dove collabora come Chief Trader con SBC Warburg.
All’inizio degli anni 2000, dopo aver svolto un percorso di affinamento da advisor fiscale autonomo ed avere intrapreso alcune importanti collaborazioni con Università e Studi Legali italiani, cinesi e svizzeri, fonda nel cantone elvetico di Zug la sua Trust Company.
Multinazionale oggi presente anche in Lussemburgo ed in Cina, Global Capital Trust è una delle realtà del mondo della finanza da sempre più attive nell’ambito della promozione internazionale del trust e dei vantaggi connessi al suo utilizzo.
Marco Zoppi Trust: cos’è e su cosa si fonda?
Istituto finanziario di origine anglosassone, il trust consiste nel conferimento di un diritto, di un servizio o di un bene, che transita dal suo possessore al trustee, figura deputata a gestirlo ed amministrarlo con lo scopo di ottenere un guadagno.
Il Trust è dunque un rapporto gestorio fondato sulla fiducia e che impone all’investitore di spossessarsi momentaneamente delle sue proprietà per affidarle alla sapiente gestione del suo fiduciario.
L’istituto del Trust si fonda su un contratto con vincolo di destinazione e può riguardare tanto patrimoni aventi mero carattere pecuniario, quanto servizi, diritti, partecipazioni aziendali, quote azionarie e opere d’arte.
Il conferimento di opere d’arte nel Trust
Come Marco Zoppi ha sottolineato a più riprese in occasione delle interviste rilasciate alla stampa specializzata, il Trust è un istituto nel quale possono essere conferiti beni di qualsiasi tipo, tra i quali, come detto, figurano anche le opere d’arte.
Acquistare un’opera dal riconosciuto e comprovato valore artistico, infatti, comporta anche la necessità di saperla amministrare tenendo conto dell’esigenza di proteggerla, tutelandone al contempo il valore, proteggendola da future eventuali aggressioni e perfezionando la propria fiscalità.
Tutto ciò è possibile proprio mediante l’impiego delle soluzioni offerte dal Trust, che elimina le tassazioni connesse alle imposte dirette e alle plusvalenze e permette di non denunciare al Fisco il possesso di un’opera d’arte eventualmente detenuta all’estero.
Tra gli altri vantaggi che il Trust assicura al possessore di un’opera d’arte figurano l’esenzione dell’Iva al momento della vendita, e l’abbattimento delle imposte di successione, anche nelle circostanze nelle quali il valore dell’oggetto dovesse risultare superiore a quello delle franchigie.
In tutte le altre circostanze, invece, si applica una tassazione una tantum che coincide con il momento di fondazione del Trust: in questa sede, con il contestuale trasferimento dei beni dal disponente verso il trustee, si applica un’imposta di successione che, in occasione dei successivi trasferimenti di beni dal Trust ai beneficiari, non sarà nuovamente richiesta.
Per permettere al Trust di risultare conveniente, il Trustee può disporre dell’opera in maniera del tutto autonoma, valutando di caso in caso l’opportunità di affittarla a Gallerie e Musei e facendo confluire nel trust gli eventuali redditi provenienti da questo tipo di operazioni.