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Cattivi pagatori: tutto quello che devi sapere

cattivi-pagatoriOgni giorno sono tante le aziende e i cittadini che, per i motivi più disparati, hanno difficoltà a pagare i debiti contratti.

Quando ciò accade, si va inevitabilmente incontro ad alcune situazioni poco piacevoli che possono segnare a lungo la propria affidabilità agli occhi degli istituti bancari e finanziari.

Tra le conseguenze peggiori c’è quella di essere segnalato come cattivo pagatore e, quindi, di non riuscire più ad accedere a forme di finanziamento, prestiti o a operazioni che sarebbero altrimenti normali come l’apertura di un conto corrente.

Di seguito, vediamo cosa comporta essere etichettati come cattivi pagatori e le principali conseguenze per chi si ritrova in questa situazione.

Cosa si intende per cattivi pagatori

Il titolo di cattivo pagatore è assegnato sia a persone fisiche che a imprese che non rispettano i termini di pagamento di mutui o prestiti. Sebbene non esista un registro ufficiale dei cattivi pagatori, le banche e gli istituti di credito possono comunque accedere alle informazioni creditizie di coloro che richiedono finanziamenti.

Come? Controllando il CRIF (Centrale Rischi Finanziari), ovvero l’elenco completo di chi usufruisce in quel momento di prestiti, e la Centrale Rischi della Banca d’Italia.

Per quanto tempo si può essere segnalati come cattivi pagatori?

La durata della segnalazione come cattivo pagatore varia in base alla gravità dell’inadempienza.

Per esempio, nel caso in cui le rate non pagate fossero due, una volta sanato il debito, si sarà segnalati per un tempo totale di 12 mesi. Nel caso in cui le rate dovessero essere di più, la segnalazione può essere estesa a un tempo che va dai due ai tre anni.

Come si può facilmente comprendere, finché non vengono saldati i corrispettivi insoluti e di conseguenza cancellata la registrazione, diventa molto difficile accedere a determinati servizi bancari e finanziari.

Se desideri conoscere ulteriori dettagli su come avviene la rimozione del proprio nome dal CRIF, puoi leggere l’articolo che trovi su questa pagina: https://www.contoprotestatiservice.it/news/cancellazione-cattivo-pagatore.

Come funziona l’iscrizione al CRIF

L’iscrizione alle liste dei cattivi pagatori non è un’operazione istantanea; il procedimento, infatti, prevede l’invio di una comunicazione preventiva.

Se le cifre insolute non vengono saldate entro quindici giorni, il nome viene automaticamente inserito nell’elenco dei debitori insolventi.

Chi può accedere a queste informazioni? Le società finanziarie sono autorizzate a consultare il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) per effettuare ricerche e analisi dettagliate sull’affidabilità finanziaria dei potenziali clienti.

Il registro in grado di fornire tutte le informazioni relative a ritardi nei pagamenti e insolvenze, è quello dei cattivi pagatori CRIF.

All’interno di questo elenco, gli istituti di credito aggiornano e annotano ogni tipo di anomalia (con cadenza mensile) che riguarda il mancato pagamento dei debiti contratti da parte dei propri clienti.

Cattivi pagatori: le conseguenze

Esistono vari motivi per cui aziende e privati possono essere classificati come cattivi pagatori.

Questo può avvenire in caso di ritardi nei pagamenti effettuati con carta di credito o delle bollette, mancato pagamento delle rate di un prestito, oppure quando il conto corrente rimane in rosso per un periodo prolungato.

La conseguenza più immediata di essere segnalati come cattivi pagatori, oltre a rischiare il pignoramento, è la difficoltà di ottenere nuovi finanziamenti da banche o istituti finanziari.