I termini mini eolico e micro eolico vengono spesso confusi tra di loro, in quanto entrambi sono piccoli impianti di energia eolica con potenze sotto ai 200Kw di potenza.
La differenza reale tra mini e micro eolico sta proprio nella potenza prodotta, con il primo che si caratterizza per potenze tra i 20 ed i 200KW, mentre il micro eolico per potenze al di sotto dei 20 Kw.
Gli impianti di micro eolico possono essere molto piccoli, con potenze minori di 1 Kw e sono adatti ad esempio per strutture mobili come possono essere un camper o una barca, oppure per l’illuminazione esterna di un palazzo, ma ci sono anche impianti di micro eolico da 5 Kw adatti a fornire energia ad un edificio.
Il mini e micro eolico sfruttano quindi la potenza del vento come fonte di energia, cioè fanno uso di una fonte al 100% rinnovabile ed anche inesauribile, e si presta a far parte del piano di transizione energetica di cui da molti anni si parla ed è già in atto.
L’italia fortunatamente è una penisola circondata per tre lati dal mare, e questo per molte zone può essere un fattore favorevole per l’installazione di un impianto micro eolico, perché nelle zone costiere c’è una ventosità, anche se minima, costante, e questo può essere d’aiuto per raggiungere l’agognato traguardo di produrre energia il più possibile da fonti rinnovabili.
Anche con il micro eolico si può raggiungere questo importante obiettivo, perché permette di auto prodursi se non tutta ma almeno una parte dell’energia necessaria, ad esempio, per l’ufficio. In questo modo si contribuisce a ridurre la richiesta di energia elettrica dalla rete nazionale.
Micro eolico come funziona
Il micro eolico è di fatto un aerogeneratore che sfrutta la potenza del vento che grazie all’energia cinetica mette in moto il rotore collegato ad un alternatore per la creazione di energia elettrica. La potenza prodotta dipende sia dalla ventosità che dalle dimensioni delle pale eoliche.
Tendenzialmente siamo abituati a pensare all’eolico come le classiche tre pale fissate ad un mozzo che posizionate controvento permettono al rotore di girare. Questo fa si che l’energia prodotta dipende anche dalla direzione da cui arriva il vento.
Questo tipo di soluzione, chiamata eolico orizzontale, ha quindi la caratteristica di dover essere montata in un luogo abbastanza ventoso per poter funzionare, con una ventosità minima di circa 3 m/s, per cui in Italia le zone adatte possono essere le isole o le coste del sud.
Da tenere conto che per un impianto di micro eolico (meno di 20Kw) non è necessaria la valutazione di impatto ambientale.
Detto del micro eolico orizzontale, dobbiamo per forza di cose parlare del micro eolico verticale, innovazione che da una decina d’anni circa ha ulteriormente incrementato l’interesse per il micro eolico.
Infatti la caratteristica più importante del micro eolico verticale è il fatto che per azionare il rotore è necessaria una ventosità ben più bassa, come dimostra ad esempio il micro eolico verticale di Enessere.
Questo tipo di impianto è diventato il più utilizzato per il fatto di essere quindi adatto ad ambienti metropolitani, con installazioni ad esempio nei parchi cittadini o lungo le strade per l’illuminazione pubblica, o anche per andare incontro alle esigenze energetiche di un edificio.
Il micro eolico verticale ha il vantaggio di non dipendere dalla direzione del vento ma di poter catturare la ventosità da qualsiasi direzione provenga, ha un ingombro minimal ed è anche molto silenzioso.
Micro eolico: incentivi
Gli incentivi statali esistono anche per la produzione di energia eolica, ma non per l’installazione dell’impianto stesso, e vengono erogati dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici.
Per l’installazione è comunque prevista nella legge di bilancio 2020 una detrazione fiscale del 65% per qualsiasi tipologia di microgeneratori fino ad un tetto di spesa di 100.000€.
Gli incentivi proposti sono due, tra l’altro cumulabili:
- Scambio sul posto
- Tariffa omnicomprensiva
Lo scambio sul posto è quello più adatto agli impianti più piccoli, con un guadagno di 0.20 €/Kwh, con il metodo della differenza tra energia consumata ed energia prodotta: quando si va in positivo si avrà un credito scalabile in fattura.
La tariffa omnicomprensiva prevede invece un guadagno di 0.30 € per ogni Kwh immesso in rete, ed ha una durata di 15 anni, terminati i quali si accede al mercato libero. Questo tipo di tariffa è più adatta ad impianti di medio/grandi dimensioni.