Sono molte le persone che nel corso della loro vita si affidano ordinariamente ai tarocchi, affidando al potere delle antiche carte decisioni importanti, scelte difficili ma anche per sapere in anticipo che cosa accadrà in un futuro più o meno prossimo.
Oscura, antica e non priva di un misterioso fascino, la storia dei tarocchi si perde nella notte dei tempi: da millenni la loro influenza accompagna l’evoluzione della cultura umana, fondendosi con essa. Le origini dei tarocchi sono avvolte nel mistero, anche se alcuni autori ritengono che possano essere Medievali; altri invece fanno risalire la loro storia agli antichi Egizi, civiltà nella quale la predizione tramite le carte si mescola alla magia oscura praticata dai cartomanti.
Si ritiene che i tarocchi derivino direttamente dai geroglifici del Libro di Thoth (XXII secolo a.C.) e che riassumano, nel loro contenuto, l’intera conoscenza e religione egiziana. Una sorta di alfabeto quindi, esclusivamente nelle mani dei sacerdoti che detenevano il sapere, più tardi raccolto dai popolo europei che, ignorandone le origini, spiegarono altrimenti le sconosciute immagini.
C’è chi dice invece che risalgono alla Cina del XI Secolo a.C. a causa di forti analogie con alcuni libri che custodivano il sapere; questa teoria è avallata anche dal fatto che le carte da gioco siano di origine cinese. Secondo altri invece i tarocchi sono italiani, nati alla corte di Filippo Maria Visconti duca di Milano del XV Secolo d.C. Esistono infatti prove concrete a supporto di questa teoria: si sono conservate, di questa collezione, 67 carte di cui 11 arcani maggiori (trionfi) che rappresentano opere d’arte ineguagliabili per finezza e fattura.
Nati (secondo la teoria più recente) alla corte Viscontea come semplice gioco da tavola, i tarocchi furono trasformati da Eliphas Lévi nelle carte chiave per interpretare l’occulto, utilizzate dagli esoteristi di tutto il globo.
La simbologia delle carte, secondo Lévi, si mescola profondamente alla conoscenza insita nei principi della tradizione esoterica; non è un caso che i 22 arcani maggiori dei tarocchi corrispondano esattamente ai 22 sentieri dell’albero della Cabala e alle lettere dell’alfabeto ebraico. Sintesi perfetta di scienze, astrologia e discipline occulte, i tarocchi sono la chiave per comprendere l’inintelligibile.
Se i tarocchi sono la chiave, la divinazione e la cartomanzia rappresentano la serratura: elementi che attraversano culture millenarie, le pratiche divinatorie come la cartomanzia hanno attraversato ogni epoca arrivando fino ad oggi. La cartomanzia rappresenta la previsione di eventi futuri tramite la lettura dei tarocchi, le carte misteriose le cui combinazioni sono in grado di svelare molto su ciò che ciò che ci attende nel futuro.
Alla base della cartomanzia sta il principio “come sopra, così sotto”: così come avviene sopra di noi, nell’universo metafisico, così i fenomeni reali che avvengono nel mondo non fanno che rispecchiare gli eventi trascendentali. In tal modo, i tarocchi nella cartomanzia possono svelare alcuni eventi che devono accadere oppure chiarire alcune scelte fatte e alcuni particolari insiti in noi stessi.
Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo a questa pagina dove potrete trovare altre informazioni sui vari mazzi dei tarocchi: http://www.cartomantidellaserenita.com/tarocchi.html