La coltivazione del Lauroceraso avviene generalmente piantando gli esemplari singolarmente.
La pianta però si adatta in modo ottimale alla coltivazione in siepi formali, il fogliame ampio e le ramificazioni fitte riescono a formare delle colonne di altezza medio-alta. La pianta inoltre può essere usata per la realizzazione di archi in giardini, grazie soprattutto alla sua estensione verticale.
Un altro metodo di coltivazione è l’allevamento secondo forme piatte in particolare quella a spalliera, a ridosso di un muro o di una recinzione.
A seconda della destinazione è possibile selezionare varie cultivar, alcune di queste hanno un portamento più orientato alla formazione di siepi, altre meno. Il grado di accrescimento varia da una cultivar all’altra, nella specie si raggiungono i 150 cm dopo 3-4 anni di coltivazione, mentre dopo 6-8 anni si raggiungono circa 3 metri. Per realizzare una recinzione naturale è una decisione saggia in quanto questa latifoglia sempreverde costituisce in pochissimi anni una delimitazione praticamente impenetrabile durante le quattro stagioni. Lo possiamo utilizzare per attenuare il rumore proveniente da una strada.
Il lauroceraso può essere coltivato in forma libera o potata: in ogni caso costituisce un’ottima barriera contro il vento poiché lo filtra senza arrestarlo e per questo non si formano fastidiosi vortici d’aria: una siepe frangivento protegge un’area lunga anche 15 volte la propria altezza. La preparazione del terreno d’impianto consiste nello scavo di un solco largo e profondo 40 cm.Sul fondo distribuiamo del letame ben maturo che copriamo con terriccio perché non vada a contatto diretto con le radici. Se trapiantiamo giovani piantine di uno o due anni ne disponiamo 3-4 ogni metro lineare.
Il tutto è davvero molto semplice ed economico ma vi garantirà soddisfazioni davvero enormi!