Valmontone (Roma) è una cittadina situata a circa 35 chilometri dalla capitale italiana. La sua storia si perde nel passato remoto in quanto più volte è stata distrutta e riedificata nel corso dei secoli. Conseguenza di questo “flagello” è stata la perdita della quasi totalità dei manoscritti e dei documenti che avrebbero permesso di ricostruire la sua origine ed i suoi trascorsi.
Possiamo ipotizzare che a Valmontone, originariamente, vi sia stato un insediamento urbano, grazie a delle antiche documentazioni su cui è riportato che, in quella zona, vi fosse un centro abitato chiamato “Toleria”, distrutto completamente dai Volsci nel V secolo.
Altresì a Valmontone, transitava la Via Labicana ed è certa la presenza di strutture di epoca romana, grazie al ritrovamento di antiche epigrafi latine rinvenute durante la costruzione della TAV.
Altro elemento che aiuta un pochino a ricostruire il passato della città di Valmontone è la presenza delle Catacombe di Sant’Ilario, purtroppo ad oggi ancora chiuse al pubblico.
Le prime testimonianze certe circa la storia di Valmontone risalgono al medioevo, grazie a dei documenti del 1139 che parlano di una cittadina che sorge su un piccolo monte che sovrasta una valle, chiamata Vallis Montonis.
Nel 1208 Valmontone fu acquistata da Papa Innocenzo III per il fratello Riccardo Conte di Sora. Dal 1208, per un lungo periodo, Valmontone fu una cittadina fiorente, tanto da meritarsi la visita di diversi pontefici e del re di Francia Carlo VIII.
Nel 1528 invece, il paese fu distrutto completamente dai Lanzichenecchi di Carlo V e, proprio durante questa devastazione, gli archivi di Valmontone bruciarono completamente, portando con se tutta la sua storia. E su Valmontone calò il buio e l’oblio.
Soltanto nel rinascimento la città di Valmontone torno a splendere, grazie agli Sforza prima ed ai Pamphilj poi. Questi ultimi volevano fare di Valmontone la città rinascimentale “ideale” e vi fecero costruire un palazzo maestoso, Palazzo Doria Pamphilj, oggi ancora visibile e visitabile, in cui invitarono a soggiornare i maggiori artisti dell’epoca.
La seconda guerra mondiale fu un’altra catastrofe per Valmontone perché i bombardamenti la distrussero completamente, lasciando in piedi solo Palazzo Doria e la Collegiata dell’Assunta. Gli sfollati Valmontonesi si rifugiarono tutti nel palazzo e li vissero per molti anni. Man mano che Valmontone veniva ricostruita, il numero degli sfollati che vivevano nel palazzo diminuivano. Questo fenomeno durò fino agli inizi degli anni 80. Oggi, all’interno del palazzo, si possono vedere visibili le tracce del passaggio degli sfollati di Valmontone.
Il 2011 è stato un anno molto importante per Valmontone che ha visto l’inaugurazione del parco giochi Rainbow Magicland. Grazie al parco, l’economia locale e dei paesi limitrofi ha subito un discreto impulso, specie nel settore della ricettività, che ha visto sorgere molti B&B Valmontone e dintorni.
Il parco Rainbow Magicland di Valmontone sorge in località Pascolaro, zona di campagna, su una superficie di 600 ettari ed ospita 38 attrazioni, tra cui il primo roller coaster virtuale d’europa: l’Olandese Volante.
Il quasi milione di visitatori che affolla il Rainbow Magicland, trova ospitalità negli hotel e soprattutto nei numerosi Bed and Breakfast di Valmontone i quali propongono delle interessantissime formule risparmio per le famiglie, consistenti in un pacchetto formato dal pernotto in B&B, la colazione e il biglietto scontato per il parco dei divertimenti.
Tale formula è disponibile a partire da 45 euro nei migliori B&B a Valmontone e dintorni.